Assunta
(venerdì 2 aprile 2010)
Categoria:
Gioia
La leggenda della colomba pasquale.
22:26 del 4-04-2010
Questo delizioso dolce di pasta lievitata chiude tradizionalmente il pranzo pasquale, perché fin dai tempi più remoti, alla colomba era attribuito un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore.
Secondo la Bibbia fu proprio una colomba, con un ramoscello d’ulivo nel becco, a tornare da Noè dopo il diluvio universale per testimoniare l’avvenuta riconciliazione fra Dio e il suo popolo.
La colomba, intesa come dolce invece, sembrerebbe abbia profonde radici nell’epoca medioevale, quando Re Alboino calò in Italia con le sue orde barbariche ed assalì Pavia. Si narra che dopo un assedio di tre anni, arso da un forte desiderio di vendetta, finalmente Alboino riuscì ad entrare in città, ed era proprio la vigilia della Pasqua.
Il sovrano, prima di dare alle fiamme la citta e passare gli abitanti per le armi, ricevette in segno di sottomissione vari regali, fra i quali anche dodici meravigliose fanciulle, che avrebbero dovuto deliziare le sue notti. Mentre stava decidendo sul destino di Pavia, davanti al suo trono, posto sul sagrato della basilica, si presentò un vecchio artigiano pasticcere con dei pani dolci a forma di colomba: "Sire, io ti porgo queste colombe quale tributo di pace nel giorno di Pasqua”.
All'assaggio, i pani risultarono così buoni da spingere il sovrano ad una promessa: "In onore di queste colombe, rispetterò la città e i suoi abitanti". Quei dolci però, presentati ad Alboino nascondevano un sottile inganno. Infatti, quando il re prese ad interrogare le fanciulle che gli erano state regalate, domandando a ciascuna il proprio nome, scoprì che (caso strano) si chiamavano tutte “Colomba”. Alboino comprese l’arguto raggiro che gli era stato giocato, ma rispettò lo stesso la promessa di salvare sia le "Colombe" che Pavia.
Da allora, questo dolce entrò a far parte della tradizione pasquale.
Ci sono tante altre leggende attorno alla colomba e questa è una delle tante.